AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI PROPOSTE PROGETTUALI INNOVATIVE FINALIZZATE ALLA CREAZIONE DI PERCORSI DI ACCOMPAGNAMENTO ....
AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI PROPOSTE PROGETTUALI INNOVATIVE FINALIZZATE ALLA CREAZIONE DI PERCORSI DI ACCOMPAGNAMENTO A PERSONE IN PARTICOLARI CONDIZIONI DI VULNERABILITA' E FRAGILITA' SOCIALE (PRIMA VALUTAZIONE)
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Non è chiaro quali documenti bisogna allegare all'istanza.
Risposta: All’istanza vanno allegati i documenti richiesti all’articolo 9 commi 7 e 8 dell’Avviso e riproposti nella domanda di candidatura.
Numero protocollazione: FAQ18000164
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L'allegato D deve essere compilato e firmato da tutti i partner operativi e se si con la firma digitale o solo dal capofila?
Risposta: L’allegato D va firmato con firma digitale da tutti i partner operativi.
Numero protocollazione: FAQ18000163
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L’evidenza pubblica per la selezione degli esperti va fatta prima o dopo la candidatura del progetto?
Risposta: Nell’istanza di candidatura i proponenti devono indicare il numero e la qualifica degli esperti esterni coinvolti e quantificarne l’attività nell’ambito del progetto sia in termini di ore di impiego che di relativo costo.
Numero protocollazione: FAQ18000158
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La polizza fideiussoria va sottoscritta e allegata all’atto della candidatura del progetto o dopo, a progetto approvato?
Risposta: La polizza fideiussoria non va presentata all'atto della candidatura. Sarà vincolante ai fini dell'erogazione del contributo (Art. 13, comma 1, punto 4).
Numero protocollazione: FAQ18000157
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La dichiarazione sostitutiva di affidabilità giuridico-economico va fatta anche i Comuni - partner di garanzia?
Risposta: Ai sensi del punto c, comma 7, articolo 9, la dichiarazione sostitutiva di affidabilità giuridico-economico va unita alla domanda da parte del candidato.
Numero protocollazione: FAQ18000153
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Un chiarimento sui curricula del personale: bisogna allegare anche i cv del personale che si occupa del coordinamento e dell'aspetto amministrativo del progetto?
Risposta: Si, alla candidatura bisogna allegare i CV del personale che si occupa del coordinamento e dell'aspetto amministrativo del progetto (Art. 9, Comma 7.C.IV)
Numero protocollazione: FAQ18000152
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I partner operativi anche se non sono capofila devono comunque avere esperienza triennale?
Risposta: L’esperienza triennale è richiesta per i soli soggetti di cui all’articolo 3, comma 2, lettera a. Si precisa, però, che l’esperienza pregressa dei partner operativi di progetto costituisce elemento di valutazione della qualità progettuale ai sensi dell’art. 10.
Numero protocollazione: FAQ18000151
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Oltre al soggetto capofila anche per gli altri partner operativi è obbligatoria l'esperienza triennale?
Risposta: Vedere FAQ 18000151
Numero protocollazione: FAQ18000150
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Un'associazione culturale iscritta all'albo delle associazioni culturali della Regione Basilicata può essere uno dei tre partner del partneraiato operativo?
Risposta: Possono essere partner operativi i soli soggetti indicati al comma 2 punti a, b, c dell’articolo 3.
Numero protocollazione: FAQ18000149
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Come mai nel campo del formulario relativo ai risultati attesi si parla di quota di "lavoratori" molto svantaggiati o svantaggiati a rischio di povertà?
Risposta: La voce è da considerarsi come mero esempio ai fini della compilazione della sezione e va articolata solo se nel progetto sono effettivamente presenti quelle categorie di destinatari.
Numero protocollazione: FAQ18000147
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Si chiede di precisare cosa si intende per target prevalente.
Risposta: Per target prevalente si intende una prioritaria categoria di fragilità tra quelle indicate ai punti a,b,c,d,e dei commi 2 e 8, articolo 2 dell’Avviso.
Numero protocollazione: FAQ18000146
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I destinatari diretti possono essere anche bambini e ragazzi o possono essere solo adulti?
Risposta: I destinatari diretti del progetto possono essere anche minori, purché rientranti tra quelli indicati ai punti b,c,d,e dell’articolo 2 dell’Avviso.
Numero protocollazione: FAQ18000145
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I partner di sostegno e garanzia devono sottoscrivere necessariamente un protocollo o possono sottoscrivere anche una lettera in cui dicharano la disponibilità a collaborare?
Risposta: Ai sensi dell’articolo 3, comma 1, lettera b i partner di sostegno e garanzia non debbono aderire formalmente al Partenariato e sottoscrivono protocollo per impegnarsi alla condivisione dell’esperienza progettuale in termini di ricaduta e di sostenibilità dei risultati.
Numero protocollazione: FAQ18000142
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Con riferimento alla risposta alla FAQ 18000079 in cui si afferma che ogni progetto può accompagnare non più di 15 persone, si chiede di precisare se nel caso in cui il progetto coinvolga per esempio 5 famiglie di 3 persone il limite massimo dei destinatari debba ritenersi già raggiunto. Si fa presente però che, in tal caso, alla proposta progettuale potrà essere riconosciuto un costo massimo di 25.000 euro totali, se come indicato all’articolo 8 comma 5 dell’avviso l’importo massimo riconosciuto per ciascuna famiglia è pari a 5.000 euro.
Risposta: In effetti, ai sensi dell’articolo 8 comma 5, il costo massimo riconosciuto per ogni famiglia è pari a € 5.000,00.
Numero protocollazione: FAQ18000139
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Con riferimento all’articolo 8 “parametri finanziari dei progetti” commi 3 e 4, si chiede se sono ammissibili esclusivamente le tipologie di attività elencate o se si possono prevedere altre tipologie e in tal caso come si fa a definire l’importo per singolo intervento/accesso oltre agli altri parametri indicati (numero minimo e massimo di interventi, durata, costo massimo).
Risposta: Sono ammesse esclusivamente le tipologie di interventi elencate.
Numero protocollazione: FAQ18000138
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Per maggiori delucidazioni i destinatari, come da art. 2 comma 2 dell'avviso sono famiglie caratterizzate dalla presenza di persone svantaggiate ai sensi dell'art. 4 comma 1 della legge 381/1991. poi all'art. 6 comma 4 si precisa che " potranno essere previste misure di sostegno nei confronti delle famiglie dei destinatari". Quindi un progetto può prevedere delle attività "prioritarie"per 15 destinatari (ad esempio disabili) e altre attività di sostegno ai 15 nuclei dei destinatari. Giusto?
Risposta: Giusto.
Numero protocollazione: FAQ18000137
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Il progetto di inserimento lo predispone il soggetto capofila, i servizi sociali o in modo congiunto (servizi sociali comunali e soggetto capofila)?
Risposta: Il partenariato, di cui all’articolo 3 dell’Avviso, predispone una proposta di progetto di inserimento, decritto nel formulario di progetto. All’Ufficio Servizi Sociali del comune è delegata, come previsto all’articolo 2, comma 6 dell’Avviso, l’ analisi del bisogno per individuare il progetto più rispondente tra quelle proposte dai diversi partenariati e contenute nel Catalogo dei Servizi Sociali.
Numero protocollazione: FAQ18000136
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Tra i criteri di valutazione della proposta è indicato il numero si sedi attivabili per ambito. Cosa si intende? Ad esempio si può definir e una "sede attivata" se i comuni mettono a disposizione i loro uffici per svolgere la "Valutazione iniziale dei destinatari"?
Risposta: Per sedi attivabili si intendono i luoghi e la distribuzione comunale dei luoghi in cui poter realizzare gli interventi. Si tratta di luoghi non solo istituzionali, ma anche appartenenti ad altri soggetti del partenariato o a soggetti esterni. Anche le sedi comunali, se messe a disposizione per la realizzazione di azioni progettuali, rappresentano sedi di progetto.
Numero protocollazione: FAQ18000135
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Nel formulario si chiede "Con riferimento a quanto riportato all’art. 8 dell’Avviso, descrivere brevemente in che modo il progetto contribuisce alla presa in conto del principio della promozione di pari opportunità tra uomini e donne e non discriminazione (max. 500 caratteri)" cosi come per gli altri principi, ma nell'avviso i principi sono esposti all'art. 7, mentre all'art. 8 sono riportati i parametri finanziari. Dobbiamo far riferimento all'art. 7 o abbiamo interpretato male?
Risposta: Si, dovete far riferimento ai principi di cui all’articolo 7 dell’Avviso.
Numero protocollazione: FAQ18000134
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Le azioni "Laboratori inclusi" e "Sviluppo di opportunità di carattere sportivo, artistico, e culturale per minori in condizioni di svantaggio sociale" sono rivolte a minori, ma nel caso in cui i destinatari sono disabili (quindi un target con particolari esigenze) queste azioni possono essere rivolte sia a minori che ad adulti?
Risposta: Si
Numero protocollazione: FAQ18000133
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Riguardo al numero dei destinatari, nel caso in cui il progetto preveda la realizzazione di diverse attività (consulenza e sostegno genitorialità, mediazione familiare, laboratori inclusivi , ecc.) rivolti a diversi soggetti del nucleo familiare, tale che dello stesso nucleo possano essere coinvolti uno o più componenti, qual è il numero massimo dei destinatari consentito? Ad es. se il progetto prevede consulenza e sostegno genitorialità e laboratori inclusivi, possono essere destinatari di quel nucleo familiare sia uno o più adulti che il o i minori destinatari degli specifici interventi?
Risposta: L’avviso non prevede un numero massimo di destinatari all’interno dello stesso nucleo familiare. All’interno dello stesso nucleo familiare possono essere destinatari degli interventi sia adulti che minori, atteso che le azioni possibili mirano al sostegno complessivo delle famiglie come indicato al comma 4 lettera D dell’articolo 6, dell’Avviso, nel rispetto, però, di quanto disposto dall’articolo 6 comma 2 dell’Avviso medesimo: I progetti candidati dovranno indicare un target prevalente tra quelli elencati all’articolo 3.
Numero protocollazione: FAQ18000120
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E' possibile prevedere attività di tirocinio formativo a integrazione dei percorsi formativi previsti nell'azione "manutenzione delle competenze"?
Risposta: No, i tirocini formativi non sono tra le azioni previste dall’Avviso.
Numero protocollazione: FAQ18000119
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Nel caso in cui in un nucleo familiare ci siano più destinatari afferenti a diverse aree di disagio, gli stessi saranno presi in carico da una ATS o ogni membro della famiglia sarà assistito dall'ATS che ha segnalato la problematica prevalente?
Risposta: Si premette quanto riportato alla FAQ 18000061 che non individua l’ATS come soggetto che può candidare proposte. All’interno dello stesso nucleo familiare possono essere destinatari degli interventi più persone, atteso che le azioni possibili mirano al sostegno complessivo delle famiglie come indicato al comma 4 lettera D dell’articolo 6, dell’Avviso, nel rispetto, però, di quanto disposto dall’articolo 6 comma 2 dell’Avviso medesimo: I progetti candidati dovranno indicare un target prevalente tra quelli elencati all’articolo 3.
Numero protocollazione: FAQ18000117
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Rispetto ai destinatari possiamo prendere 2/3 persone dello stesso nucleo familiare, tenendo comunque presente che il numero massimo di destinatari è di 15 persone?
Risposta: All’interno dello stesso nucleo familiare possono essere destinatari degli interventi più persone, atteso che le azioni possibili mirano al sostegno complessivo delle famiglie come indicato al comma 4 lettera D dell’articolo 6, dell’Avviso, nel rispetto, però, di quanto disposto dall’articolo 6 comma 2 dell’Avviso medesimo: I progetti candidati dovranno indicare un target prevalente tra quelli elencati all’articolo 3.
Numero protocollazione: FAQ18000116
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Relativamente al piano dei costi, è possibile retribuire personale amministrativo?
Risposta: Si. La voce è da ricondurre alla Voce di spesa "A. Spese di coordinamento e direzione del progetto", inserita nella Macrovoce Spese del personale, di cui all'articolo 12.
Numero protocollazione: FAQ18000101
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È possibile prevedere tirocini esperienziali alla fine dei percorsi laboratoriali?
Risposta: Con riferimento all’articolo 7 comma 4 dell’Avviso le tipologie di attività previste sono riferite, tra l’altro, a “laboratori inclusivi” e non già tirocini esperienziali.
Numero protocollazione: FAQ18000100
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Le polizze fideiussorie possono rientrare nella voce altri costi del piano finanziario?
Risposta: Si, possono rientrare.
Numero protocollazione: FAQ18000099
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Con riferimento all'art. 3 Soggetti Beneficiari il requisito di competenza ed esperienza almeno triennale è richiesto anche per le organizzazioni private in possesso della qualifica di ONLUS di cui al comma 2 lettera c?
Risposta: No, l’esperienza triennale è richiesta per i soli soggetti di cui all’articolo 3, comma 2, lettera a. Si precisa, però, che l’esperienza pregressa dei partener operativi di progetto costituisce elemento di valutazione della qualità progettuale ai sensi dell’art. 10.
Numero protocollazione: FAQ18000093
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Con riferimento ai destinatari e nello specifico all'allegato B Formulario per la presentazione delle operazioni" quando si chiede di inidcare la categoria di destinatari bisogna sceglierne una sola o se ne può indicare più di una?
Risposta: Ai sensi dell’Articolo 6 dell’Avviso I progetti candidati dovranno indicare un target prevalente tra quelli elencati all’articolo 3.
Numero protocollazione: FAQ18000091
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Il numero massimo di destinatari per proposta è quello di 15 nuclei familiari o di 15 persone?
Risposta: Ogni progetto può accompagnare non più di 15 persone appartenenti ai nuclei familiari di cui si è riscontrata la fragilità.
Numero protocollazione: FAQ18000079
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Tra gli strumenti di "sostegno alla partecipazione del minore ad attività culturali" rientra anche l'attività di iscrizione ad un doposcuola?
Risposta: Si, il sostegno e l’accompagnamento scolastico rientrano tra gli strumenti di sostegno alla partecipazione del minore ad attività culturali e musicali.
Numero protocollazione: FAQ18000078
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Nel formulario viene richiesta la strategia che si intende adottare per l’informazione e la selezione dei destinatari. Visto che i destinatari saranno individuati e selezionati dai servizi sociali dei Comuni, si chiede di chiarire a quali tipo di informazione e selezione si fa riferimento.
Risposta: Fermo restando che le attività di informazione dell’iniziativa e la selezione dei nuclei familiari idonei ai percorsi di accompagnamento di cui all’Avviso sono in capo ai Comuni, il partenariato proponente definisce le proprie strategie di informazione e di selezione dei destinatari potenziali in coerenza con l’analisi di contesto e in relazione al bisogno, come previsto all’articolo 10 comma 2 dell’Avviso “Chiarezza e coerenza dell’analisi di contesto, dell’analisi dei fabbisogni, delle modalità di informazione dei destinatari delle azioni, delle modalità di selezione dei destinatari (in relazione ad aspetti familiari, sociali, relazionali, di svantaggio ecc.)”.
Numero protocollazione: FAQ18000077
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In riferimento all'Avviso Pubblico in oggetto indicato e alle Delibere di Giunta regionale n. 29 del 22/10/2018 e n. 170 del 26/10/2108, chiede se la proposta progettuale può essere Presentata in partenariato anche con un solo Comune o deve coinvolgere necessariamente tutti i Comuni afferenti agli Ambiti Socio Territoriali di cui alla D.G.R. n. 917 del 07/07/2015.
Risposta: Così come previsto dall’articolo 3 dell’Avviso, i Comuni sono da intendersi come obbligatori soggetti di “sostegno e garanzia”. In quanto tali, come cita il punto B del comma 1 “Gli organismi costituiscono di fatto una rete e non debbono aderire formalmente al Partenariato, non gestendo risorse finanziarie derivanti da un’assunzione di oneri e responsabilità. Gli organismi di “sostegno e garanzia” si impegnano a condividere l’esperienza progettuale in termini di ricaduta e di sostenibilità dei risultati attraverso la sottoscrizione di un apposito protocollo”. Va bene anche un solo Comune come soggetto partner di “sostegno e garanzia”.
Numero protocollazione: FAQ18000074
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Per l’attività “Manutenzione delle competenze” il costo massimo ammissibile per nucleo familiare è € 1.960,00. Questa cifra è da riferirsi al massimo delle ore previste per i percorsi di formazione (cioè 56 ore)? il costo del percorso di formazione che si vuole prevedere è da riferirsi a 35 € all’ora?
Risposta: Il costo a ora della formazione potrà variare in funzione degli esperti da coinvolgere e del percorso da realizzare, ma non potrà superare la cifra di € 1960,00 né la durata massima di 56 ore previsti come parametri massimi per ogni nucleo familiare destinatario degli interventi.
Numero protocollazione: FAQ18000070
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5. Prendendo in considerazione le attività previste da bando, alcune attività sono dirette solo a minori. Nel gruppo di destinatari, quindi nei nuclei multiproblematici, si possono avere destinatari di diverse età? Ad esempio, in alcuni nuclei familiari target sono presenti bambini/minori e in un altri nuclei sono presenti ragazzi con età superiore di 18 anni, va bene?
Risposta: Si, è possibile valutandone l’opportunità di concerto con il Comune di riferimento, a garanzia dell’erogazione di servizi individualizzati, (art.1 dell’avviso).
Numero protocollazione: FAQ18000069
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Una ATS può partecipare a più progetti in ambiti diversi?
Risposta: Si precisa che l’avviso pubblico, all’articolo 3, non individua l’ATS come soggetto che può candidare proposte, ma un partenariato attraverso il suo capofila così come esplicitato nella nota acquisita al protocollo dipartimentale in data 9 Novembre 2017 N. 177252/13AU contente le osservazioni di ACI Basilicata. Così come previsto all’articolo 3, comma 8, si precisa, inoltre, che, a pena di inammissibilità del Partenariato: i. lo stesso soggetto non può essere capofila in più di un partenariato; ii. ciascun soggetto può partecipare a più partenariati purché relativi a progetti candidati in ambiti Socio Territoriali differenti; Ciò premesso si ritiene che un partenariato possa candidare proposte in ambiti diversi con la condizione che cambi il soggetto capofila.
Numero protocollazione: FAQ18000061
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Non si comprende perché non è stato previsto, nel Bando, la possibilità anche per gli altri organismi, si veda Associazioni di promozione sociale e Associazioni Onlus (che entro i termini dei 18 mesi, dati dalla norma nazionale per conformarsi alla novella legislatura, potranno anche essere iscritti presso il Registro delle imprese sociali e contemporaneamente al Registro unico nazionale del terzo settore, ai sensi dell’art. 11, comma 2 del Decreto Legislativo 3 luglio 2017, n. 117 recante “Codice del Terzo Settore”), di essere soggetto capofila del partenariato per la presentazione della proposta progettuale.
Risposta: Così come previsto all’articolo 3, commi 4 e 5 dell’Avviso, il soggetto capofila può essere soltanto uno tra i seguenti: una impresa sociale, di cui al Decreto Legislativo 3 luglio 2017, n. 112 o una Cooperativa Sociale, impresa sociale di diritto, di cui alla L.R. 39/1993 e, nel caso di azioni di formazione, un Ente di formazione accreditato, di cui alla Legge Regionale L.R. 11 dicembre 2003 n. 33.
Numero protocollazione: FAQ18000060
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L'articolo 5 dell'avviso pubblico specifica che "I progetti hanno una durata massima di 24 mesi" e "per ogni singolo destinatario, il percorso individuale e le relative azioni che lo articolano non potranno avere durata superiore ai 10 mesi". A tal proposito qualora i 15 destinatari previsti concludano il percorso prima dei 24 mesi il progetto può essere rivolto ad altri eventuali destinatari con l'ampliamento delle risorse economiche?
Risposta: Nell’arco dei 24 mesi, una volta raggiunto il tetto massimo delle 15 persone accompagnate, non sarà possibile accedere a risorse aggiuntive per il progetto.
Numero protocollazione: FAQ18000059
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Per attività di Valutazione iniziale informazione e orientamento si intende attività di "accoglienza di tipo sociale" o anche attività di orientamento nel campo della formazione o inserimento lavorativo?
Risposta: Si intendono tutte le attività finalizzate alla individuazione della tipologia di fragilità e, sulla scorta della stessa, a individuare il miglior percorso possibile a beneficio del destinatario.
Numero protocollazione: FAQ18000058
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3. Per l’accordo formale del partenariato non è previsto un format? Il soggetto beneficiario può crearsi un format di accordo sempre rispettando la linea grafica del PO FSE Basilicata 2014 -2020?
Risposta: Si, è possibile creare un format dedicato per l’Accordo formale del partenariato (oppure) format per la Dichiarazione di intenti/impegno sottoscritta da tutti i partner che intendono formalizzare l’accordo di partenariato.
Numero protocollazione: FAQ18000057
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- Per i Laboratori inclusi si possono prevedere laboratori articolati con più incontri/giornate? Non mi è chiaro l’esempio A al punto 7 dell’art.8 dell’Avviso dove a laboratori inclusivi nell’esempio è riportato “N. accessi 1”.
Risposta: Si, è possibile prevedere più incontri e giornate per tenere i laboratori. Il numero a cui si fa riferimento nel punto 7 dell’articolo 8 è relativo alla tenuta di 1 laboratorio.
Numero protocollazione: FAQ18000056
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- Nell’attività Consulenza e sostegno genitorialità: come strumenti si possono usare sia i colloqui che gli incontri con diversi nuclei familiari? Se si possono usare entrambi, il numero minimo e massimo di accessi è sempre lo stesso da bando? Ad esempio il numero minimo previsto è 6, si possono fare 3 colloqui con un nucleo familiare più 3 incontri dove la stessa famiglia incontra altre famiglie?
Risposta: Il numero minimo e massimo di azioni deve rispettare quanto previsto al punto 4 articolo 8 dell’Avviso. È facoltà del progettista definire, nell’ambito del numero minimo e massimo previsto, la tipologia di azioni da realizzare.
Numero protocollazione: FAQ18000055
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Il numero dei caratteri massimi consentiti nel formulario è da considerarsi con spazi esclusi o con spazi inclusi?
Risposta: Il numero dei caratteri massimi consentiti è da intendersi spazi inclusi.
Numero protocollazione: FAQ18000054
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1.Lo stesso progetto, quindi lo stesso soggetto capofila,, se candidato alla prima finestra, non può essere candidato anche alla seconda, in base all’art.3 punto 11. Giusto?
Risposta: Giusto. Come cita l’articolo 3 punto 11, Il soggetto capofila che per la presentazione della proposta, ha utilizzato la finestra di primo accesso di cui al successivo art. 9 non può presentare ulteriori candidature alla finestra di secondo accesso.
Numero protocollazione: FAQ18000053
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Faq_4 Quando nel formulario si parla di AMBITO SOCIO TERRITORIALE DI ATTUAZIONE si devono indicare gli specifici Comuni di azione o l’area territoriale in senso più ampio?
Risposta: Nella sezione del formulario a cui si fa riferimento nella presente domanda va indicato soltanto l’Ambito Socio Territoriale di attuazione così come articolato dalla D.G.R. n. 917 del 7 luglio 2015 di approvazione delle “Linee Guida per la formazione dei Piani Intercomunali dei servizi Sociali e Sociosanitari 2016-2018”. Poiché il numero di Comuni in cui si prevede lo sviluppo delle azioni incide sull’attribuzione di punteggio, suggeriamo di specificarlo nelle sezioni del formulario dedicate alla descrizione del progetto.
Numero protocollazione: FAQ18000049
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Faq_3 I Comuni, individuati all’art. 3 comma 3 dell’A.P. come PARTNER NATURALI DI SOSTEGNO E GARANZIA durante la fase di candidatura devono sottoscrivere documenti in merito? O saranno soggetti, in caso di ammissione, automaticamente coinvolti dal Capofila nelle azioni di sistema messe in campo?
Risposta: Relativamente alla fase di progettazione, non sono obbligatori documenti ufficiali del Comune. Tenuto conto che, come dice l’articolo 3, il Comune è naturale partner di sostegno e garanzia e che nell’ambito delle proprie funzioni istituzionali, si adopera, sin dalle fasi iniziali della progettazione, per la corretta attuazione ed efficacia degli interventi. È facoltà dello stesso attivarsi con le modalità che riterrà opportune per favorire la candidatura di progetti di ambito finalizzati a intercettare in modo ottimale i livelli di bisogno espressi dal territorio. Quanto alla fase attuativa, come previsto all’articolo 13 comma 3, la comunicazione di attivazione del progetto da parte di almeno un Ufficio dei Servizi Sociali comunali che attraverso il Catalogo Regionale dei Progetti ha individuato il percorso idoneo a un soggetto in carico. Obbligo del destinatario, invece è la trasmissione all’Ufficio dei servizi sociali del Comune competente una relazione periodica dell’avanzamento delle attività progettuali e dei risultati raggiunti in termini di inserimento sociale.
Numero protocollazione: FAQ18000048
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Faq_2 Quesito sulla Replicabilità dell’iniziativa. Il soggetto Capofila del progetto “XXXXX” e che individua sul territorio A (LAGONEGRESE/POLLINO) dei partner in possesso dei requisiti di cui all’art. 2 dell’avviso pubblico e presenta un progetto che ritiene rispondere all’art. 7 dello stesso, potrebbe replicare l’idea progettuale inserendosi come partner su altro territorio (MARMO PLATANO) inserendo come capofila altro soggetto e soprattutto con altra Compagine? Il Soggetto in questione è ideatore della proposta progettuale.
Risposta: Così come previsto all’articolo 3, comma 8, si precisa, inoltre, che, a pena di inammissibilità del Partenariato: i. lo stesso soggetto non può essere capofila in più di un partenariato; ii. ciascun soggetto può partecipare a più partenariati purché relativi a progetti candidati in ambiti Socio Territoriali differenti; Ciò premesso si ritiene che un partenariato possa candidare proposte in ambiti diversi con la condizione che cambi il soggetto capofila.
Numero protocollazione: FAQ18000047
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Faq_1 A pagina 16 dell’avviso pubblico si evince dalla tabella come il costo per l’erogazione di ciascun percorso di formazione flessibile sia di 1.960,00 per un numero di ore da 36 a 56 ore. Ma mentre il costo di tutte altre attività sono facilmente conteggiabili sulla base del numero di interventi proposti e del numero di famiglie alle quali si rivolge non è ben chiaro se: a) Cosa si intenda per piccoli gruppi b) Se ad una stessa famiglia può essere erogato più di un percorso di formazione flessibile riguardante più tematiche c) Se possiamo prevedere che all’interno del progetto vengano erogati 15 percorsi dove ogni percorso può prevedere (a titolo esemplificativo ma non esaustivo) il coinvolgimento delle stesse persone. Esempio abbiamo i beneficiari A, B, C, D, E, F, ecc. A, B, C frequentano il corso X e quello Y in quanto interessati C frequenta solo il corso Z D, E, F frequentano i corsi W, K, U Può essere questa la logica sulla quale basare il progetto e di conseguenza il piano dei costi?
Risposta: L’articolazione dei percorsi formativi è flessibile e, in funzione degli obiettivi prefissati, rientra nella valutazione del partenariato. Gli unici limiti da rispettare sono quelli del costo massimo ammissibile per ogni nucleo familiare e del monte ore.
Numero protocollazione: FAQ18000046
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Faq_1 A pagina 16 dell’avviso pubblico si evince dalla tabella come il costo per l’erogazione di ciascun percorso di formazione flessibile sia di 1.960,00 per un numero di ore da 36 a 56 ore. Ma mentre il costo di tutte altre attività sono facilmente conteggiabili sulla base del numero di interventi proposti e del numero di famiglie alle quali si rivolge non è ben chiaro se: a) Cosa si intenda per piccoli gruppi b) Se ad una stessa famiglia può essere erogato più di un percorso di formazione flessibile riguardante più tematiche c) Se possiamo prevedere che all’interno del progetto vengano erogati 15 percorsi dove ogni percorso può prevedere (a titolo esemplificativo ma non esaustivo) il coinvolgimento delle stesse persone. Esempio abbiamo i beneficiari A, B, C, D, E, F, ecc. A, B, C frequentano il corso X e quello Y in quanto interessati C frequenta solo il corso Z D, E, F frequentano i corsi W, K, U
Risposta: Vedere risposta FAQ18000046
Numero protocollazione: FAQ18000045
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Buongiorno, Sarei interessato a presentare istanza per un progetto ma non riesco a reperire i documenti in formato editabile previsti nella DGR. Vi sarei grato se mi potreste indicare dove trovarli.
Risposta: I documenti risultano tutti caricati. Nel caso di mancanze, vi preghiamo di segnalarceli.
Numero protocollazione: FAQ18000034
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