Avviso Pubblico per la presentazione di Proposte innovative finalizzate alla creazione di percorsi di accompagnamento a persone in condizioni .. 2024
Avviso Pubblico per la presentazione di Proposte innovative finalizzate alla creazione di percorsi di accompagnamento a persone in condizioni di vulnerabilita' sociale - Edizione 2024
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Nella descrizione della tipologia di attività Laboratori inclusivi indicata tra le ammissibili (art. 9 punto 3) si parla di attività che coinvolgano in particolare genitori e minori insieme. Ma se i destinatari del nostro progetto sono altri per esempio disabili adulti è possibile prevedere laboratori inclusivi solo per loro?
Risposta: Le attività devono essere articolate in base ai destinatari e ai lori bisogni in termini di autonomia. È possibile prevedere in fase progettuale attività esclusivamente rivolte alle persone in condizione di fragilità, quindi anche solo per persone adulte con disabilità. Si precisa, inoltre, che i destinatari finali sono i nuclei familiari, per cui è richiesto il coinvolgimento di tutto il nucleo (caregiver) in altre attività di progetto.
Numero protocollazione: FAQ24000441
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Le eventuali attività formative da inserire nel progetto in quale delle 6 tipologie di azioni indicate all'articolo 9 punto 3) vanno considerate?
Risposta: Eventuali attività formative da realizzarsi vanno inserite all’interno dei laboratori inclusivi . Da considerare che non saranno riconosciute attività prettamente formative e di lunga durata
Numero protocollazione: FAQ24000440
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con riferimento alla domanda FAQ24000418 in cui si chiedeva la compilazione da parte dei partners degli allegati C - E ed F. Non è chiaro il format dell'allegato F. E' da comiplare da parte dei partners? Grazie
Risposta: L’allegato F dovrà essere compilato e firmato singolarmente da ogni partners.
Numero protocollazione: FAQ24000439
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Può essere Partner di Progetto un Ente con sezione Territoriale in Basilicata ma con sede Legale in altra Regione? La sezione territoriale in Basilicata non possiede codice fiscale proprio ma ha un proprio Presidente e un proprio Consiglio Direttivo.
Risposta: Si, se risulta da RUNTS una sede operativa in Basilicata.
Numero protocollazione: FAQ24000433
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Un ETS può partecipare come soggetto Capofila se è una SEZIONE TERRITORIALE di un Ente a livello Nazionale? Nello specifico: Sede legale con codice fiscale presso Roma, sezione territoriale con sede in Basilicata avente proprio Presidente e proprio Consiglio Direttivo. La sezione territoriale non ha un proprio codice fiscale.
Risposta: Si, se risulta da RUNTS una sede operativa in Basilicata.
Numero protocollazione: FAQ24000432
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In riferimento all'articolo 9, il finanziamento massimo di 10.500,00 euro previsto per ciascun nucleo familiare è destinato esclusivamente ai componenti minorenni, oppure può includere anche i maggiorenni? Nel caso in cui sia destinato ai maggiorenni, l’importo di 10.500,00 euro viene assegnato per ciascun individuo? Inoltre, questo finanziamento è da considerarsi come un contributo aggiuntivo rispetto al budget complessivo, nel senso che, se il progetto prevede attività come laboratori orientati all'inserimento lavorativo, l'importo massimo per nucleo familiare di 10.500,00 euro è da considerarsi al netto delle spese per le attività
Risposta: Quesito1: In riferimento all'articolo 9, il finanziamento massimo di 10.500,00 euro previsto per ciascun nucleo familiare è destinato esclusivamente ai componenti minorenni, oppure può includere anche i maggiorenni?
Risposta 1: Come disposto dall’Art.9 punto 4) Per ciascun nucleo familiare destinatario sarà riconosciuto l’importo massimo di 10.500,00 euro ( nucleo composto da minorenni e maggiorenni )
Quesito 2: Nel caso in cui sia destinato ai maggiorenni, l’importo di 10.500,00 euro viene assegnato per ciascun individuo?
Risposta 2: Qualora il nucleo familiare sia composto da maggiorenni non cambia il riconoscimento economico in quanto i destinatari non sono i singoli componenti ma l’intero nucleo.( ART. 7 – ARTICOLAZIONE DEI PROGETTI)
Quesito 3 : Inoltre, questo finanziamento è da considerarsi come un contributo aggiuntivo rispetto al budget complessivo, nel senso che, se il progetto prevede attività come laboratori orientati all'inserimento lavorativo, l'importo massimo per nucleo familiare di 10.500,00 euro è da considerarsi al netto delle spese per le attività
Risposta 3: Si riporta all’Art.9 punto 4) Per ciascun nucleo familiare destinatario sarà riconosciuto l’importo massimo di 10.500,00 euro fino a un massimo di 157.500,00 Euro per ciascuna proposta progettuale a copertura dell’intera spesa ammissibile. L’esatto contributo concesso sarà calcolato in sede di rendicontazione finale sulla base delle attività utilmente realizzate rilevate dalla documentazione di monitoraggio riportata nel Manuale di rendicontazione.Numero protocollazione: FAQ24000427
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In attesa dell’approvazione da parte della Commissione Europea, del regime fiscale disciplinato dal D.Lgs.n.117/2017, molte ONLUS non hanno ancora provveduto all’iscrizione al RUNTS, potendolo fare entro la data del 31/03 dell’anno successivo all’intervenuta approvazione, ai sensi e per gli effetti di cui all’art.34 del D.M. 15/09/2020. Le norme transitorie contenute nell’art.101 del D.Lgs.n.117/2017 affermano quanto segue: Il requisito dell'iscrizione al Registro unico nazionale del Terzo settore previsto dal presente decreto, nelle more dell'istituzione del Registro medesimo, si intende soddisfatto da parte delle reti associative e degli enti del Terzo settore attraverso la loro iscrizione ad uno dei registri attualmente previsti dalle normative di settore“ Tutto ciò premesso, si chiede di sapere se una associazione ONLUS, iscritta nell’anagrafe delle ONLUS può far parte del partenariato operativo, ritenendosi equiparata al RUNTS in applicazione delle richiamate disposizioni normative
Risposta: Il requisito si intende soddisfatto per gli enti di cui all’articolo 10 del D. Lgs.4 dicembre 1997, n. 460, iscritti nell’apposita anagrafe delle Onlus presso l’Agenzia delle Entrate, di cui al successivo articolo 11 del medesimo decreto legislativo trova applicazione il dettato dell’articolo 101, comma 3, del Codice del Terzo settore.
Numero protocollazione: FAQ24000424
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Si chiede come viene riconosciuto il contributo nel caso in cui l'attività non viene espletata per assenza di beneficiari ma la risorsa risulta comunque impiegata per la giornata prevista nell'attività programmata.
Risposta: Ai sensi del comma 4 dell’Art.9 dell’Avviso “ L’esatto contributo concesso sarà calcolato in sede di rendicontazione finale sulla base delle attività utilmente realizzate rilevate dalla documentazione di monitoraggio”. Il contributo concesso ,quindi , è strettamente collegato all’effettiva partecipazione ai percorsi da parte dei nuclei familiari selezionati. Il parametro di € 10.500 per nucleo familiare è da intendersi come importo massimo concedibile e non concesso.
Numero protocollazione: FAQ24000420
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In riferimento alla griglia di valutazione progettuale al punto A.2 si chiede se possono rientrare nel calcolo del punteggio anche i partner di sostegno e garanzia.
Risposta: In riferimento al quesito proposto si osserva che, ai sensi dell’art.4 dell’AP, i partner di “sostegno e garanzia” “costituiscono di fatto una rete e, pertanto, non è necessaria la formalizzazione di partenariato, non gestendo, questi, risorse finanziarie derivanti da un’assunzione di oneri e responsabilità” (punto b comma 3). In tale ottica, sempre all’art.4, non è prevista la limitazione alla partecipazione degli stessi organismi a più proposte progettuali (“ciascun soggetto, ad eccezione degli Enti Pubblici e delle Azienda Sanitarie, può partecipare al massimo a due partenariati nell’ambito del presente avviso, purché non risulti capofila di un altro progetto candidato nello stesso Ambito socio-territoriale” – punto ii- comma 7); Alla luce di quanto esposto, si precisa che, essendo gli stessi organismi a supporto degli interventi progettuali con i propri servizi radicati sul territorio di riferimento, fornendo informazioni, raccordi e collegamenti necessari e non operando attivamente nella realizzazione delle attività progettuali, non concorrono all’attribuzione del punteggio di cui al punto A) – Soggetto proponente.
Numero protocollazione: FAQ24000419
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Si chiede se gli Allegati C – E ed F devono essere compilati soltanto dal capofila o anche dai partner di progetto. Grazie
Risposta: Gli allegati C – E ed F devono essere firmati dal Capofila e dai Partner
Numero protocollazione: FAQ24000418
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Nel caso in cui si individua come Ambito socio territoriale la città di Matera, l’intervento progettuale può essere rivolto anche a destinatari residenti in altri comuni e/o a soggetti ospitati e/o in carico a servizi di carattere sanitario e socio-sanitario con domicilio temporaneo?
Risposta: Quesito 1: Nel caso in cui si individua come Ambito socio territoriale la città di Matera, l’intervento progettuale può essere rivolto anche a destinatari residenti in altri comuni.
Risposta : I destinatari con residenza in altri Comuni delle Regione devono essere in carico dei Servizi Sociali comunali competenti, in questo caso dal Comune di Matera se si pensa di sviluppare il progetto nell’Ambito di Matera così come descritto all’Art.3 Punto 7): Servizi Sociali comunali competenti, i Servizi Sociali professionali degli Ambiti socio territoriali, le altre amministrazioni pubbliche o i Servizi per l’Impiego redigeranno un elenco dei potenziali destinatari da inviare all’Ufficio di Piano dell’Ambito che sarà responsabile della selezione dei destinatari e della trasmissione dell’elenco definitivo all’Ufficio Sistemi di Welfare della Regione Basilicata e al capofila del partenariato beneficiario. Per ogni persona in elenco dovrà essere redatta da parte dei Servizi competenti una analisi multidimensionale del bisogno. Il progetto di inserimento sarà predisposto anche seguendo le indicazioni ministeriali e/o i documenti tecnici in merito alla definizione dei percorsi di reinserimento lavorativo e sociale, di cui all’articolo 4 del DL 28 gennaio 2019, n. 4 convertito con modificazioni dalla L. 28 marzo 2019, n. 26.
Quesito 2 : I soggetti ospitati e/o in carico a servizi di carattere sanitario e sociosanitario con domicilio temporaneo?
Risposta2 : ART.3) punto 4) I destinatari devono essere residenti nella regione Basilicata, ad eccezione dei detenuti o dei soggetti ospitati e/o in carico a servizi di carattere sanitario e/o sociosanitario a cui sarà riconosciuto il domicilio temporaneo presso una delle strutture eroganti il servizio presenti sul territorio della regione Basilicata. Tale domicilio temporaneo non è esteso ai componenti del nucleo familiare non residenti in Basilicata;
Si evidenzia che :
ART 3 Punto 1)
I destinatari del presente Avviso sono i nuclei familiari multiproblematici e le persone in condizione di svantaggio e di particolare vulnerabilità sociale di seguito descritti purché non beneficiari di altre misure di accompagnamento sociale connesse quali a esempio il Reddito Minimo di Inserimento, la nuova misura di inclusione ADI (Assegno di Inclusione) e altre misure similari, che rientrano nelle categorie potenzialmente titolari di certificazione della condizione di svantaggio.
Pertanto ,nei progetti devono essere coinvolti i nuclei familiari residenti in regione e non solo i singoli destinatari in condizione di fragilità.Numero protocollazione: FAQ24000416
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E' possibile avere tra i partner un'associazione che gestisce servizi di riabilitazione estensiva per persone con disabilità complesse e strutture sanitarie? E questo tipo di utenza, al netto delle limitazioni inserite in avviso, può rientrare nei beneficiari?
Risposta: Quesito1: È possibile avere tra i partner un'associazione che gestisce servizi di riabilitazione estensiva per persone con disabilità complesse e strutture sanitarie?
Risposta1
Come disposto dall’Avviso all’art.4 Punto 3):
Possono partecipare al partenariato a livello “operativo” con i seguenti requisiti :
a)Soggetti del Terzo Settore che presentano alla data di pubblicazione del presente Avviso i seguenti requisiti:
i)iscrizione al RUNTS;
ii)sede legale ed operativa in Basilicata, risultante dal RUNTS;
iii)possesso di competenze specifiche ed esperienza almeno triennale nelle aree tematiche oggetto dell’iniziativa.
b) Enti formativi accreditati di cui alla Legge Regionale 11 dicembre 2003 n. 33 con iscrizione nell’Elenco delle Sedi Accreditate della Regione Basilicata.
Quesito 2
E questo tipo di utenza, al netto delle limitazioni inserite in avviso, può rientrare nei beneficiari?
Risposta 2
Possono rientrare fra i beneficiari purché non abbiano necessità di sostegno elevato o molto elevato a livello sociosanitario.Numero protocollazione: FAQ24000415
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Il soggetto capofila può essere un Ente accreditato presso la regione Basilicata? o necessariamente deve essere un ente del terzo settore? Inoltre, è necessario coinvolgere all'interno del partenariato un soggetto di garanzia?
Risposta: ART. 4 – SOGGETTI BENEFICIARI
punto 4) Nel caso di azioni di formazione il partenariato deve comprendere un Ente di formazione accreditato di cui alla Legge Regionale L.R. 30/2015. Potrà essere soggetto capofila del partenariato esclusivamente un ETS iscritto nella sezione d) del RUNTS.
Il soggetto di garanzia non può essere incluso nel partenariato :
per le motivazioni descritte al Punto 2 – b ) Livello di “sostegno e garanzia”: supporta gli interventi progettuali con i propri servizi radicati sul territorio di riferimento, fornisce le informazioni, i raccordi e i collegamenti necessari. Gli organismi costituiscono di fatto una rete e, pertanto, non è necessaria la formalizzazione di partenariato, non gestendo, questi, risorse finanziarie derivanti da un’assunzione di oneri e responsabilità .
Punto 3) Possono partecipare al partenariato a livello “operativo”:
a)Soggetti del Terzo Settore che presentano alla data di pubblicazione del presente Avviso i seguenti requisiti:
i)iscrizione al RUNTS;
ii)sede legale ed operativa in Basilicata, risultante dal RUNTS;
iii)possesso di competenze specifiche ed esperienza almeno triennale nelle aree tematiche oggetto dell’iniziativa.
b) Enti formativi accreditati di cui alla Legge Regionale 11 dicembre 2003 n. 33 con iscrizione nell’Elenco delle Sedi Accreditate della Regione Basilicata.
Numero protocollazione: FAQ24000413
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In riferimento all’art. 9 – PARAMETRI FINANZIARI DEI PROGETTI, nella tabella di attività ammissibili di cui al comma 3), che riporta le indicazioni che costituiscono esclusivamente parametri per la definizione del piano economico di progetto, non si rileva l’ “IMPORTO PREVISTO PER SINGOLO ACCESSO” necessario per determinare il valore economico minimo e massimo di ciascuna delle attività ammissibili. Poiché suddetto elemento è fondamentale per redigere il piano finanziario, tant’è che nel formulario di progetto di cui all’allegato B a pag. 15 si riporta la tabella riepilogativa dell’intervento per ciascun nucleo familiare dove si richiede nella quinta colonna il “Costo previsto per accesso compresa quota forfettaria (40%)”, si chiede se suddetto costo potrà essere definito autonomamente e secondo valutazioni degli stessi soggetti beneficiari in sede di progettazione. Se sì, si richiede anche se tale costo per accesso sarà oggetto di valutazione per l’ammissibilità dei progetti. Grazie
Risposta: Alla luce degli esiti delle precedenti edizioni dell’Avviso che hanno evidenziato difficoltà nella standardizzazione dei percorsi previsti, l’Ufficio ha inteso non indicare il parametro per accesso che potrà essere definito autonomamente nel rispetto di quanto riportato nella Circolare 2/2009. Inoltre, l’Ufficio in sede di valutazione procederà all’esame della congruità del parametro definito autonomamente con quanto riportato nella citata circolare. Tale verifica di congruità concorrerà alla definizione del criterio “Adeguatezza dei costi in rapporto alle attività previste” di cui all’art.11 punto 2 /D del presente Avviso.
Numero protocollazione: FAQ24000407
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Si chiede se i destinatari, beneficiari del progetto, devono essere residenti in un unico ambito socio territoriale oppure possono essere individuati in più ambiti socio territoriali regionali e/o provinciali.
Risposta: Come previsto dall’Art.3 Punto 4): I destinatari devono essere residenti nella regione Basilicata, ad eccezione dei detenuti o dei soggetti ospitati e/o in carico a servizi di carattere sanitario e/o sociosanitario a cui sarà riconosciuto il domicilio temporaneo presso una delle strutture eroganti il servizio presenti sul territorio della regione Basilicata. Tale domicilio temporaneo non è esteso ai componenti del nucleo familiare non residenti in Basilicata. Punto 6) : Nel caso di persone con domicilio temporaneo presso altre strutture e/o persone in carico a servizi di carattere sanitario e/o sociosanitario la richiesta può essere inviata dal responsabile della struttura all’Ufficio di Piano dell’Ambito socio-territoriale di riferimento. In quest’ultimo caso la richiesta deve essere comunque sottoscritta dal destinatario, salvo i casi di limitata capacità legale, nei quali deve essere sottoscritta dal tutore legale.
Numero protocollazione: FAQ24000406
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In riferimento all’art. 4 – SOGGETTI BENEFICIARI e in particolare al comma 4) “Nel caso di azioni di formazione i partenariati devono comprendere un Ente di formazione accreditato di cui alla L.R. 30/2015” , poiché tra le attività ammissibili di cui all’art. 9 – PARAMETRI FINANZIARI DEI PROGETTI non si evince la voce di attività “Manutenzione delle competenze” come nelle precedenti edizioni dell’avviso pubblico, si chiede se è corretto interpretare l’inserimento delle attività formative nella voce di attività “Laboratori inclusivi” ovvero eventuali altre modalità. Grazie
Risposta: Si precisa che eventuali attività formative da realizzarsi all’interno dei laboratori inclusivi posso prevedere attività di “Manutenzione delle competenze” mirate a sostenere il percorso di inclusione. Da considerare che non saranno riconosciute attività prettamente formative e di lunga durata.
Numero protocollazione: FAQ24000405
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