AVVISO PUBBLICO VALORIZZAZIONE E RECUPERO DEGLI ANTICHI MESTIERI DELLA BASILICATA
Avvisi e bandi pubblici della Regione Basilicata
AVVISO PUBBLICO VALORIZZAZIONE E RECUPERO DEGLI ANTICHI MESTIERI DELLA BASILICATA
Nome Allegato | Tipo | Azione |
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1732030814769_Avviso Pubblico.pdf | Scarica | |
1732030815256_D.G.R..pdf | Scarica | |
1732030815495_Istruzioni per candidarsi on-line (registrazione).pdf | Scarica | |
1732030815877_Manuale on-line .pdf | Scarica |
Il rimborso di € 450,00 mensile per allievo e azienda è compreso nel costo complessivo del progetto di massimo € 141.000,00.L’indennità di frequenza di € 3,00 riguarda le ore di formazione in aula e va inserita nella Macrovoce 2) e voce di spesa: “Spese legate ad utenti/partecipanti”.
Vedi risposta alla FAQ n. FAQ13000044
Il rimborso mensile di € 450,00 per allievi e azienda deve essere compreso nel costo complessivo del progetto? l’indennità di frequenza di € 3,00 riguarda la fase formazione d’aula e va indicato nella Macrovoce 2) e voce di spesa “spese legate ad utenti/partecipanti”
Il costo complessivo del progetto è composto da:
1. Costo cd. “dell’attività di aula” (30,00 euro per ora per allievo) +
2. Indennità di frequenza (3,00 euro per ora per allievo) +
3. Borsa di tirocinio (450,00 euro per mese di tirocinio per allievo) +
4. Rimborso tutor aziendale (450,00 euro per mese di tirocinio per azienda)
Nel piano finanziario va inserita, divise per le voci opportune, SOLO la componente n. 1.
Nel caso in cui un progetto fosse approvato sarebbe possibile sostituire qualche azienda?
Sì, è possibile, previa richiesta di autorizzazione alla Regione Basilicata debitamente motivata, che verrà accolta, ovviamente, solo se la nuova azienda possiede le stesse caratteristiche di quella venuta meno.
La durata dei laboratori formativi è compresa nelle 100 ore di attività di aula?Considerando che da AP è possibile prevedere più aree di artigianato tradizionale a fronte di diverse figure professionali in uscita, si possono progettare più percorsi formativi ognuno della durata di 100 ore?
Sì, la durata dei laboratori formativi è compresa nelle 100 ore (che possono anche essere interamente dedicate a laboratori formativi). Inoltre, è possibile prevedere più laboratori formativi per diverse figure professionali in uscita; va indicato nella progettazione didattica, aggiungendo nuovi (e diversi) moduli didattici.
Nella griglia di valutazione si prevede l’attribuzione di un punteggio aggiuntivo nel caso di previsione nel progetto dell’inserimento di una percentuale di allievi disabili. Cosa succede se in fase di attuazione la percentuale non dovesse essere rispettata per mancanza di iscrizione al corso da parte di allievi con disabilità? Es. In un progetto si prevede l’inserimento di 4 allievi con disabilità su 10 con una percentuale pari al 40% di allievi disabili. Alla fase di selezione partecipano soltanto 2 persone con disabilità o nessuno.
Se non si riesce ad avere in aula il numero di disabili previsti dal progetto, il progetto stesso viene revocato, perché viene meno il presupposto per il quale è stato attribuito un punteggio più alto, scavalcando altri O.d.F. in graduatoria.
Premesso che il Piano finanziario del formulario di presentazione domanda riguarda le spese relative alla formazione d’aula (art. 6 Avviso, con paramentro costo ora/allievo max 30,00E al netto delle indennità di frequenza), è corretto prevedere nello stesso piano finanziario anche costi relativi alle attività di work experience (ossia assicurazione allievi INAIL e RCT, elaborazione cedolini paga, ecc) che non sono quindi riferiti alla formazione d’aula ma che sono obbligatori per il beneficiario (art. 15, comma 18 dell’avviso)?
Sì, è corretto, anche perché non ci sono altri spazi nei quali i costi citati potrebbero essere inseriti, essendo le altre voci di costo (indennità di frequenza, borse di work experience, rimborsi per tutor aziendali) mere partite di giro. In realtà il piano finanziario riguarda i costi del progetto nel suo complesso, anche se per comodità espositiva esso fa riferimento al solo parametro 30,00 euro x ore di formazione x numero allievi.
Prima della presentazione del progetto l’Ente di formazione deve costituire un accordo scritto con le aziende ospitanti? Se si deve essere inviato in allegato?
La Regione richiede che ci sia una disponibilità delle aziende ad ospitare i tirocinanti, espressa per iscritto, che può assumere la forma dell’accordo o anche della lettera di intenti sottoscritta dal legale rappresentante dell’azienda. I documenti indicanti la disponibilità ad ospitare delle aziende devono essere depositate e protocollate presso la sede dell’Organismo di Formazione, ed avere data di sottoscrizione e di protocollo antecedente alla data di presentazione del progetto, ai fini di eventuali verifiche e controlli da parte della Regione Basilicata; ma non è necessario allegarle al progetto.
Durante la work experience è obbligatorio fare la busta paga al tirocinante? Se si deve farla l’ente di formazione o l’azienda ospitante?
Dal punto di vista fiscale, l’Agenzia delle Entrate ci comunica che la borsa di tirocinio è “assimilabile ad un reddito da lavoro dipendente”; quindi sì, è preferibile che i tirocinanti abbiano delle buste paga, che vanno elaborate dall’Organismo di Formazione, dal momento che è quest’ultimo ad erogare le borse di tirocinio.
In presenza di un allievo disabile è obbligatorio prevedere la presenza di un docente di sostegno?
Il D.M. 142/2000 nulla dispone in merito, quindi non può essere considerato obbligatorio; tuttavia, è opportuno verificare, ai fini dell’inserimento di un eventuale docente di sostegno, il grado della disabilità ed anche la tipologia di disabilità specifica (se fisica o psichica). L’obiettivo prioritario deve essere sempre quello di garantire a tutti i discenti pari opportunità di apprendimento e limitare al massimo disagi dovuti alla particolare condizione degli allievi stessi.
L’articolo 6 dell’A.P. prevede che “verrà assegnato un punteggio aggiuntivo ai progetti che dimostrino l’esistenza di uno o più specifici accordi produttivi o commerciali o di scambio di buone pratiche tra il soggetto ospitante e artigiani o scuole di artigianato di altre regioni italiane”. Nell’ultima pagina della domanda si chiede invece “l’esistenza di accordi produttivi e commerciali con aziende fuori regione”, e sembrano così esclusi gli “scambi di buone pratiche”. Si chiede un chiarimento in merito.
Prevale quanto indicato nell’Avviso Pubblico, all’art. 6. Verranno considerate, ai fini del punteggio, non solo gli accordi produttivi e commerciali ma anche gli scambi di buone pratiche, purché non semplicemente dichiarati, ma supportati da documentazione specifica: lettere di intenti, prove di partecipazione a progetti interregionali, nazionali o comunitari, etc.
Precisazione | Società Aggiudicataria | Data Aggiudicazione | Protocollo Documento | Allegato |
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Determina Dirigenziale n.74AE.2013/D.0084 del 22/10/2013 Assegnazione Progetti - Approvazione Atto unilaterale | allegato_risultato_673cb18ae3af9.pdf |