L’art. 1 comma 2 dell’Avviso Pubblico, stabilisce che il contributo può essere erogato anche in caso di trasformazione dei contratti atipici e/o a tempo determinato in contratti di lavoro a tempo indeterminato. L’art. 2) comma 9 dell’avviso chiarisce che “per trasformazione si intende la conversione dei contratti di lavori atipici e/o a termine di seguito indicati in contratto di lavoro a tempo indeterminato a tempo pieno”.
Non rientra in questa tassativa ipotesi, la trasformazione di un contratto a tempo indeteminato part- time in un contratto a tempo indeterminato full – time che quindi non è ammessa a contributo.

E’ cumulabile ma il contributo viene rideterminato.

L’anticipazione può essere erogata solo a seguita di apposita richiesta del beneficiario con contestuale presentazione di polizza fideiussoria bancaria o assicurativa irrevocabile, incondizionata ed escutibile a prima e semplice richiesta, di cui risulti beneficiaria la Regione Basilicata.
La richiesta di anticipazione può essere avanzata a partire dal giorno successivo a quello di notifica del provvedimento di concessione del contributo, distinto e successivo a quello di ammissibilità del finanziamento.
L’anticipazione è calcolata nella misura dell’80% sull’entità del contributo concesso riferito al primo anno di assunzione del/i lavoratori.
Decorso il primo anno potrà essere richiesto, sempre previa polizza fideiussoria l’anticipo riferito al contributo per il secondo anno.

Se in “Domanda N.” inserisce un progressivo successivo a quello inserito nella precedente domanda la precedente non verrà annullata

Le trasformazioni devono essere a tempo indeterminato ed avvenire nei termini di vigenza dell’A.P.

Si ad entrambi i quesiti.

Si

In caso di assunzione di due dipendenti in date diverse si provvede, tra l’altro, a compilare “ il prospetto “ calcolo media occupazionale specificando per ciascun lavoratore sulla riga corrispondente, la data di assunzione e le altre informazioni pertinenti richieste.

E’ opportuno partire da una premessa. Le PP.AA. possono erogare alle imprese aiuti autorizzati espressamente dalla Commissione europea, previa notifica dello Stato membro (obbligo imposto dall’art. 88 n. 3 del Trattato C.E.) del progetto istitutivo dell’aiuto. A questo obbligo di notifica fanno eccezione alcune tipologie di aiuto pre-autorizzate, individuate in specifici Regolamenti: 1) il Regolamento generale di esenzione n.651/2014 che dichiara alcuni aiuti compatibili con il mercato, tra cui quelli per l’assunzione di soggetti “molto svantaggiati” (in cui rientrano i disoccupati da 24 mesi); 2) il Regolamento “de minimis” n.1407/2013, ai sensi del quale l’importo complessivo degli aiuti assegnati ad una medesima impresa nell’arco di tre anni (sempre come aiuti minori) non può superare € 200.000,00 (salvi i diversi limiti per specifici settori).L’Avviso in questione attiva prioritariamente il Regolamento generale di esenzione e i destinatari sono soggetti disoccupati da almeno 24 mesi. A riguardo, si precisa che lo stato di disoccupazione si conserva anche in costanza di contratti di lavoro subordinato o parasubordinato da cui derivi un reddito annuo non superiore al limite escluso da imposizione fiscale. Qualora i lavoratori interessati dalla trasformazione non abbiano conservato lo stato di disoccupazione, per superamento del suddetto limite reddituale, il regolamento generale di esenzione non è applicabile. In questi casi, in alternativa al regime di esenzione, il riconoscimento del contributo (sempre nei limiti del 50% del costo salariale lordo) è consentito nel rispetto della regola comunitaria degli aiuti de minimis.

Può procedere.